Ho pensato varie volte di scrivere, ma la paura di "incontrarmi" ha sempre congedato ogni proponimento e intento.
Incontrarmi, dunque affrontarmi nelle mie fragilità, nei miei intimi travagli e nelle mie inquietudini avrebbe comportato dover guardare negli occhi anche lei.
Lei, la mia nemica più nefanda; lei, che ha scelto di posarsi sui miei polsi in modo prima silente, poi mordace e penetrante; lei, che ha sancito una punizione per le mie mani, decretandone un nuovo disegno "irregolare", deformato e distorto; lei, che dieci anni fa ha destinato a me la sua compagnia assoluta senza bussare e senza preavviso, imponendosi con irruenza e presentandosi come cronica e degenerativa.
Lei, l'amante imperfetta, la sola che non mi abbandonerà mai!
Lo sgomento mi ha da subito attanagliata, immobilizzato la mente, prima ancora che l'artrite reumatoide potesse immobilizzare il mio corpo e apprioparsene.
Ma oggi, la stessa mente che viveva soffocata nel turbamento, nello smarrimento, nell'avvilimento mi ha restituto il coraggio di fronteggiarla, la risolutezza nell'esaminarla, l'ardire nel parlarle. Soprattutto, mi ha suggerito di abbracciare la sua costante presenza.
L'artrite ha colpito particolarmente i miei polsi, oramai erosi e privi di mobilità, ma la matita ha ripreso magicamente un percorso che da bambina aveva iniziato.
Quella stessa mente, prima offuscata dal panico e dall'angoscia, oggi ha ridato leggerezza alle mie doloranti mani, ha restituito loro la "momentanea e apparente" sinuosità di un tempo, realmente oramai persa.
Il suo controllo oggi le guida, permettendomi di coniugare una passione con un lavoro che traducono su foglio il mio sguardo sul mondo. Il mondo con i suoi tanti volti, le diversità, le debolezze umane e le fragilità che ci rendono parte di esso.
Non so quale sia la risposta dell'artrite all'arte, ma so per certo che ne è affascinata, che ha scelto di darmi una tregua e di condividere questa passione con me.
E se anche il dolore fisico, ostinato, non rinuncerà a compromettere la mia quotidianità, quello psicologico si è arreso adombrato da un entusiasmo che si prende cura di me.
Roberta